I borghi delle Cinque Terre sono sovrastati da altrettanti santuari mariani ai quali gli abitanti sono legati da profonda e autentica devozione. Sono tutti raggiungibili in auto, percorrendo la strada Litoranea e sono collegati ai rispettivi paesi da antiche mulattiere e tra loro dalla Via dei Santuari, uno dei percorsi di trekking più panoramici del levante ligure.
Abbiamo già parlato nel dettaglio del Santuario di Nostra Signora di Montenero a Riomaggiore e di quello di Nostra Signora della Salute a Volastra ed è tempo di presentarti anche gli altri tre luoghi di culto collinari.
Il Santuario di Nostra Signora di Soviore
Il Santuario di Nostra Signora di Soviore, 464 metri sul livello del mare, è il più antico santuario ligure, citato in un documento del 1225, e vi si venera una statua lignea rappresentante la Pietà. L’organo al suo interno è un Giousuè Agati del 1822.
Si narra che nel 629, durante l’attacco delle orde barbariche di Rotari gli abitanti fuggirono dirigendosi verso il mare e nel farlo seppellirono un’immagine della Madonna in località Fontanelle, subito sotto a Soviore. Dopo oltre un secolo, intorno al 740, un sacerdote a caccia notò una colomba bianca sparire dentro a un cunicolo, ne fu incuriosito e tornò l’indomani con degli aiutanti che scavando in loco ritrovarono la Pietà.
Sul luogo del ritrovamento venne edificata una cappella votiva, mentre la chiesa scrigno della Vergine venne eretta una cinquantina di metri sopra. Il culto prese tale importanza che nel XIV secolo la chiesa venne demolita e ricostruita, con la partecipazione di tutta la cittadinanza di Monterosso. Iniziarono anche la costruzione della del porticato adiacente il campanile e della foresteria per i pellegrini in cammino lungo la Via Romea, che collegava Roma a Santiago de Compostela. Nel Medioevo il santuario fu poi adibito a ricovero durante la Peste Nera.
Il Santuario di Soviore, ombreggiato da lecci centenari riconosciuti come alberi monumentali, è in festa tre volte l’anno: il 7 luglio, a celebrazione del ritrovamento, il 15 agosto, per la festa dell’Assunzione di Maria e la domenica dopo l’8 settembre.
Il sentiero che porta da Monterosso a Soviore parte in cima a Via Roma ed è tutto ovviamente in salita. Circa un’ora e mezza di cammino per 2.75km.
Il Santuario di Nostra Signora di Reggio
Il Santuario di Nostra Signora di Reggio, a 317 metri sul livello del mare, è datato 1248 e sorge all’ombra di cipressi secolari, uno dei quali è il più antico di tutta la Liguria.
L’insediamento di Reggio risale all’epoca romana, quando da importante crocevia commerciale si trasformò in agglomerato intorno all’anno Mille, prima di essere abbandonato per fondare Vernazza, più a valle.
La chiesa a tre navate e con pianta latina, presenta una facciata in stile romanico e il dipinto della Madonna Nera con il Bambino Gesù che vi si venera è del XIV secolo. Dal 1853 l’effige viene portata in paese ogni 25 anni e vi rimane una settimana, prima di essere trasportata nuovamente a Reggio con una solenne processione.
Gli abitanti del paese vi si recano molto di frequente, ma le festività ufficiali del Santuario di Reggio sono la seconda domenica di maggio, per la Festa del Cristo, e la prima domenica di agosto, Festa della Madonna di Reggio. Se sei alle Cinque Terre in queste date, ti consigliamo assolutamente una visita a Reggio, per un’esperienza decisamente autentica.
Il percorso verticale che da Vernazza porta al santuario parte dalla stazione è in realtà una Via Crucis, segnalata oggi come sentiero 508 (ex n°8). Una bella passeggiata di un’ora circa su un antico selciato, tra ulivi vista mare, cappelle ed edicole votive decorate con bassorilievi marmorei. All’arrivo si è accolti dall’acqua fresca di sorgente, per i vernazzesi l’acqua più buona del mondo…
Il Santuario di Nostra Signora delle Grazie
Il Santuario di Nostra Signora delle Grazie a San Bernardino, a 390 metri sul livello del mare, è quello di epoca più recente, costruito agli inizi del Novecento in sostituzione di una cappella attestata fin dal 1584.
La chiesa è a una sola navata e a pianta rettangolare, con una facciata in stile romanico sovrastata però da una bifora gotica e accostata da un campanile piuttosto massiccio. All’interno, che ha subito varie modifiche, è conservata una tela raffigurante la Madonna col Bambino, incoronata nel 1874 e originariamente assemblata assieme alle due raffigurazioni di San Bernardo di Chiaravalle e San Bernardino da Siena. Attualmente l’icone della Madonna è collocata sopra l’altare mentre i due santi sono stati posti nei due ovali alle pareti laterali.
La leggenda narra che nel 1700 gli abitanti di Corniglia vi si recarono per restaurare un dipinto della Madonna trovandolo improvvisamente e miracolosamente intatto e dai vividi colori.
Da Corniglia al santuario, la cui festa si celebra l’8 settembre, si impiega circa un’ora e mezzo e il percorso parte appena fuori dall’abitato, imboccando il sentiero SVA in direzione Vernazza fino all’incrocio con il sentiero 507.