Vernazza è il quarto paese partendo da levante e dalla sua amministrazione comunale dipende anche il borgo di Corniglia. Primo borgo delle Cinque Terre, il castrum Vernatio è menzionato già in un atto degli Obertenghi nel 1080, e l’etimologia del nome deriverebbe dall’aggettivi verna ovvero del posto, mentre da Vernazza deriverebbe il vino vernaccia, che prodotto a Corniglia prese però il nome dal suo porto d’imbarco.
La storia
L’insediamento si sviluppò con lo spostamento a valle degli abitanti di Reggio intorno al 1016, dopo l’ultima spedizione pisano-genovese a sostegno della Sardegna per respingere i saraceni. Vernazza fu la base marittima degli Obertenghi, signori del borgo fino a tutto il XII secolo, quando la Repubblica di Genova ne fece una base marittima commerciale nel 1209, decretandolo feudo dei Da Passano dapprima e dei Fieschi successivamente.
Genova vi costruì sia un porto fortificato per l’approdo delle sue galee sia un cantiere navale per la loro riparazione. Della cinta muraria restano solo alcune porzioni, ben visibili quando si arriva a piedi da Corniglia, lungo il sentiero SVA, mentre sono state restaurate le torri di vedetta e il Belforte.
Sotto il dominio napoleonico da fine 1797, Vernazza fu annessa al Dipartimento del Golfo di Venere, di cui fu capoluogo dopo La Spezia e prima di essere inserita nel Dipartimento degli Appennini con il Primo Impero di Francia. Dal 1815 entrò a far parte del Regno di Sardegna, fino alla creazione del Regno d’Italia nel 1861.
Cosa vedere a Vernazza
Il paese si snoda intorno a via Roma, frutto della copertura del torrente, dalla quale diramano dedali di carrugi e verticalissime scalinate.
Raggiunta la piazza principale, Piazza Marconi, dedica del tempo alla Chiesa Parrocchiale di Santa Margherita d’Antiochia, le cui fondamenta furono gettate direttamente sulla scogliera nel 1318, ma le cui varianti e ampliamenti si protrassero fino a tutto il XVII secolo.
In stile gotico ligure la chiesa dedicata alla patrona del paese presenta i segni delle maestranze antelamiche e dalle sue bifore si ha una visuale molto suggestiva sul molo e sul bastione genovese Belforte. Particolare la torre campanaria a base ottagonale e con balconata.
Sul lato opposto svetta il Castello Doria, la fortezza difensiva edificata dagli Obertenghi nel 1056 e poi sviluppata e ampliata da Genova. Ti consigliamo di salire al castello, non fosse che per scoprire il cuore dei viottoli del borgo e godere del panorama a 360° che si ha salendo in cima alla torre.
Dalla torre noterai anche il Torrione sul lato opposto del golfo e la chiesa del Convento di San Francesco, oggi sede dell’amministrazione comunale, ma il cui chiostro è spesso aperto e visitabile.