Una gita a Pisa dalle Cinque Terre

Una gita a Pisa dalle Cinque Terre

Una gita a Pisa dalle Cinque Terre è non solo fattibilissima, ma è un’ottima alternativa nei giorni di pioggia e te la consigliamo!

Se sei nostro fan/follower sui social network sai che consigliamo spesso di visitare con calma il nostro territorio, dedicando il giusto tempo a borghi, sentieri ed esperienze, magari prolungando un po’ il soggiorno per poter vivere un qualcosa che vada oltre le classiche cartoline patinate delle Cinque Terre.

In realtà però, un validissimo motivo per prolungare la vacanza alle Cinque Terre è che da qui puoi facilmente visitare i nostri meravigliosi dintorni: dal Golfo dei Poeti al Tigullio con la blasonata Portofino, dall’entroterra con borghi storici e prodotti enogastronomici a città uniche come Genova e Pisa e poi Lucca e Pietrasanta con scultori e cave di marmo da scoprire. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Una gita a Pisa

Le Cinque Terre distano da Pisa un centinaio di chilometri e la nota città toscana è facilmente raggiungibille in treno, cambiando a La Spezia. Il viaggio dura circa un’ora e vi sono decine di corse ogni gioro in entrambe le direzioni.

Dalla stazione ferroviaria potrai poi spostarti a piedi e raggiungere i principali siti turistici e di interesse storico-culturale in pochi minuti.

Sappiamo che quando hai letto “gita a Pisa” hai pensato alla Torre pendente, ma proprio come le Cinque Terre offrono ben altro oltre lo scatto Instagram coloratissimo e perfetto, anche Pisa ha molto di più da offrire: edifici storici, monumenti e musei sono testimoni della Repubblica Marinara che per secoli fu in diretta competizione con la nostra Repubblica di Genova.

Inoltre, Pisa è una rinomata città universitaria, dinamica e vitale.

Visitare Pisa

Partendo dalla stazione, ti consigliamo di incamminarti verso Corso Italia, la via dello shopping e probabilmente anche la via più famosa della città, da cui raggiungere con una rapidissima deviazione la Chiesa di Sant’Antonio con il coloratissimo murales Tuttomondo firmato da Keith Haring. Passate Piazza del Carmine e Piazza Gambacorti, nota anche come Piazza della Pera, arriverai alle Logge dei Banchi all’imbocco del Ponte di Mezzo, un loggiato progettato dal Buontalenti a inizio XVII secolo, sede del mercato della lana e della seta.

Prima di attraversare il ponte, ti consigliamo una visita a Palazzo Blu, dove magari visitare una delle mostre temporanee in cartellone, e la piccola Chiesa della Spina, in puro stile gotico.

Prosegui quindi verso Lungarno Galilei da cui potrai ammirare l’evoluzione architettonica della città, Palazzo Lanfranchi e la bella Chiesa di San Sepolcro a pianta ottagonale, dedicata ai templari.

Sull’altra sponda dell’Arno potrai passeggiare sul Lungarno Mediceo e ammirare Palazzo Medici, residenza di Cosimo Il Vecchio e Lorenzo Il Magnifico e noto come Palazzo Vecchio, e poi la chiesa di San Matteo fiancheggiata dal Museo Nazionale. Dal museo potrai poi dirigerti verso Borgo Stretto, una via medievale costellata da botteghe storiche e suggestivi loggiati.

Borgo Stretto sfocia poi in Borgo Largo da cui raggiungere sulla sinistra Piazza dei Cavalieri, sede della Scuola Normale, della Chiesa di Santo Stefano , del Palazzo della Carovana e soprattutto della mitica Torre della Fame dantesca, dove venne imprigionato il conte Ugolino della Gherardesca con i figli e i nipoti.

Continuando ancora per circa un chilometro si arriva in Piazza dei Miracoli, con il famosissimo complesso architettonico rappresentativo del ciclo della vita, composto da Battistero, Cattedrale di Santa Maria Assunta e Camposanto, e la mitica e tanto agognata Torre Pendente, campanile del Duomo, notevole esempio di romanico pisano in marmo grigio e bianco, decorato con marmi policromi.

Per salire sulla Torre ti consigliamo di prenotare il biglietto in anticipo online, mentre per visitare il Duomo, il Museo dell’Opera del Duomo e il Museo delle Sinopie ti consigliamo di acquistare un biglietto cumulativo.

Se te la senti di visitare ancora qualcosa in città, prima di rientrare alle Cinque Terre ti consigliamo anche l’Orto Botanico, a pochi minuti a piedi da Piazza dei Miracoli, e ancora il Museo delle Navi antiche e una passeggiata lungo la cinta muraria di Pisa.

Se invece opterai per una visita lampo di mezza giornata, puoi dedicare il pomeriggio alla visita della vicina e meravigliosa Lucca, a cui dedicheremo un post a breve!

Il Golfo dei Poeti

Porto Venere

Cosa visitare soggiornando più a lungo? Il Golfo dei Poeti, perla del levante ligure ed escursione perfetta dalle Cinque Terre.

Ci sia arriva con il battello per Porto Venere e prendendo successivi collegamenti via mare da lì, oppure raggiungendo La Spezia in treno e poi spostandosi con gli autobus cittadini o ancora con le autovetture elettriche a disposizione dei turisti in città. Il nostro consiglio è però, per un’esperienza veramente indimenticabile e su misura, è quello di organizzare una gita in barca personalizzata, contattando uno dei barcaioli elencati qui.

Poeti e non solo

Il Golfo dei Poeti è in realtà il golfo della Spezia, battezzato così dal commediografo Sem Bonelli che durante il funerale di Paolo Mantegazza pronunciò una frase storica per chi abita da queste parti: “Beato te, o poeta della scienza che riposi in pace nel Golfo dei Poeti”. 

Fra i poeti che hanno amato e cantato il golfo spiccano George Sand e Alfred De Musset, David Herbert Lawrence, Emma Orczy, Montale, Petrarca, Marinetti, Soldati, D’Annunzio, Lord Byron e Shelley, che annegò proprio nel golfo, veleggiando a bordo della sua goletta Ariel.

Ma il golfo venne raccontato anche da grandi pittori come Turner e Botticelli, che qui dipinse la Venere, Simonetta Cattaneo, amata da Lorenzo il Magnifico e signora della villa di Fezzano, le cui vestigia si possono oggi visitare.

Il Golfo dei Poeti

Le Grazie

Un pittoresco borgo marinaro frazione di Porto Venere, famoso per i cantieri di imbarcazioni tradizionali da pesca, per il rimessaggio di velieri storici, per il parco archeologico della villa residenziale di epoca romana del Varignano e anche per l’omonimo bastione, un tempo Lazzaretto della Repubblica di Genova, poi bagno penale del Regno di Sardegna e oggi sede del degli Incursori della Marina Militare Italiana.

Porto Venere

Borgo antichissimo e dalla storia importante, Porto Venere è oggi uno dei borghi marinari più rinomati della Liguria, con una delle palazzate genovesi più variopinte e fotografate e stretti carugi che si inerpicano dal porticciolo per arrivare alle chiesa di San Lorenzo e più su il Castello Doria, da cui si gode di una bellissima vista. Il colpo di fulmine lo si ha però solitamente scoprendo la chiesa di San Pietro a picco sul mare.

A quelli che giungono dal mare appare nel lido il porto di Venere e qui

nei colli che ammanta l’ulivo è fama che anche Minerva scordasse per tanta dolcezza Atene

sua patria…

Petrarca

San Terenzo

San Terenzo è una frazione di Lerici, a cui è collegata dalla passeggiata lungomare Vassallo. Un antico borgo dove il tempo sembra essersi fermato e dove il mare domina incontrastato e scandisce la vita di chi passa da qui. Le sue spiagge chiare sono sicuramente il suo punto di forza, ma è notevole anche il castello costruito sulla scogliera, sopra la grotta nota come Tana dei Turchi.

Lerici

Nel Medioevo e fino all’epoca barocca Lerici fu un porto molto importante, da cui partivano merci e pellegrini lungo la Via Francigena o verso il nord Italia. Molto belli il ghetto ebraico, il castello, il museo geo-paleontologico, Villa Marigola con il parco in posizione dominante e poi i vicoletti tipici e le piazze sul mare.

Fiascherino

Fiascherino è un piccolo angolo di paradiso, noto soprattutto per la Caletta Lerici con il suo mare verde smeraldo e una scogliera di rara bellezza.

Tellaro

Tellaro è un tipico borgo marinaro arroccato sulla scogliera, interamente pedonale, fatto di scalette e carugi impregnati di salmastro. Le fortificazioni medievali qui sono ancora ben visibili: le mura a nord e le due torri di origine pisana trasformate rispettivamente nel campanile della chiesa di San Giorgio e nella porta del paese.

Le isole del Golfo dei Poeti

Davanti a Porto Venere si trova l’arcipelago con le isole Palmaria, Tino e Tinetto.

La Palmaria è l’isola più grande della Liguria e offre un bel sentiero per il trekking nonché bellissimi punti panoramici sul tutto il golfo.

Il Tino è zona militare e vi si può accedere solo in occasione di San Venerio, il 13 settembre, quando si celebra il patrono della Spezia, protettore dei guardiani di faro.

Il Tinetto è un piccolo sperone di roccia che esce dal mare, sede di un antico oratorio le cui rovine si possono visitare. Famoso tra i marinai perché sulla sua punta sud venne installata una statua della Madonna, la Stella Maris, per segnalare uno scoglio affiorante.

La Torre Scola

Nota anche come Torre di San Giovanni Battista, è un edificio militare pentagonale della Repubblica di Genova, eretto nel 1606 su un isolotto nel cuore del Golfo dei Poeti. Postazione difensiva della Palmaria insieme ai forti Cavour e Umberto I e alla Batteria Semaforo.

Una gita a Portofino dalle Cinque Terre

Una gita a Portofino dalle Cinque Terre

Una gita a Portofino dalle Cinque Terre è non solo fattibilissima, ma te la consigliamo!

Se ci segui sui social saprai che ripetiamo spesso di visitare con calma e dedicare il giusto tempo a borghi, sentieri ed esperienze, magari prolungando un po’ il soggiorno per poter vivere un qualcosa che vada oltre le cartoline patinate delle Cinque Terre.

In realtà però, un validissimo motivo per prolungare la vacanza alle Cinque Terre è che da qui puoi facilmente visitare i nostri meravigliosi dintorni: dal Golfo dei Poeti al Tigullio, dall’entroterra con borghi storici e prodotti enogastronomici a città uniche come Genova e Pisa e poi Lucca e Pietrasanta con scultori e cave di marmo da scoprire. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Una gita a Portofino

Portofino, compreso all’interno del Parco Naturale Regionale di Portofino, è un tipico borgo costiero ligure, un tempo abitato prevalentemente pescatori, le cui imbarcazioni erano protette dalla conformazione della piccola baia, – in seno al Golfo del Tigullio – contornata da coloratissime case torre disposte a semicerchio intorno alla famosa Piazzetta. 

Per raggiungerla dalle Cinque Terre hai più opzioni:

Visitare Portofino

Come già saprai, Portofino è oggi una meta prediletta del jet set internazionale, scelta da VIP di vario ordine e grado per soggiorni estivi, nelle splendide ville che costellano la baia o a bordo delle sfarzose imbarcazioni che hanno ormai quasi completamente soppiantato gozzi e pescherecci. 

Oltre due passi tra Piazzetta e molo, un calice di vino sul filo dell’acqua e magari un po’ di shopping nelle famose boutique alla moda, ti consigliamo una passeggiata fino al faro e poi al bunker, tra mare e macchia mediterranea, e poi una visita ai seguenti monumenti in paese:

  • Chiesa Divo Martino: in stile romanico-lombardo, è dedicata a San Martino di Tour e fu donata ai monaci dell’abbazia di San Fruttuoso dalla regina Adelaide, vedova di Ottone I. Da notare il portale bronzeo firmato da Costanzo Mongini, raffigurante il settecentesco miracolo di San Giorgio che scatenò una violenta mareggiata per salvare Portofino da un assalto pirata;
  • Chiesa di San Giorgio: un piccolo e suggestivo tempio ovale sulla scogliera, raggiungibile lungo una stretta creuza. La struttura odierna è però frutto di una ricostruzione pressoché integrale a seguito di un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale;
  • Castello Brown, anticamente Castello di San Giorgio: è una fortezza militare i cui resti della torre di avvistamento risalgono addirittura all’epoca romana. L’attuale struttura risale XVI secolo, con ampliamenti voluti dalla Repubblica Genovese e sviluppati da Napoleone, che ne potenziò gli elementi difensivi. Nel 1870 il castello fu venduto a Sir Montague Yeats Brown, console inglese a Roma, da cui prese il nome; dal 1961 è di proprietà del comune che lo utilizza per manifestazioni culturali.

Da qui, calcolando bene i tempi, puoi anche visitare l’Abbazia di San Fruttuoso, raggiungendola a piedi, con un trekking non troppo difficile lungo uno splendido e antico sentiero, oppure in barca. Di San Fruttuoso parleremo però in un altro post, perché meriterebbe proprio una gita a sé e un’altra giornata, magari che includa anche una tappa a Camogli.